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10/11/2018

La pallavolo insegna a vivere!

La pallavolo insegna a vivere!

È alla Polisportiva M Bari da poco più di un mese, ma ha già conquistato tutti, per i suoi modi gentili, per il suo sorriso contagioso e per il suo sguardo magnetico quando è in campo: i ragazzi lo seguono ammirati, attratti dalla sua straordinaria professionalità, figlia di una carriera sportiva disputata ai massimi livelli. Non era semplice per coach Nour Eddine El Moudden, ex nazionale di volley del Marocco, raccogliere l’eredità pesante di un mister amatissimo come Pino Minafra, costretto a inizio anno per motivi di lavoro a prendersi una pausa di riflessione dal mondo della pallavolo, con grande rammarico di tutti. Il tecnico nordafricano, ormai anche barese per lavoro e per amore, ci sta riuscendo con semplicità, con naturalezza e con un argomento che è sempre stato vincente nel team arancio-blu: cultura del lavoro e disciplina per trasmettere passione. E che con lui si lavori, e tanto, in palestra, basta vederlo nelle facce dei suoi piccoli atleti a fine allenamento.

“Per ottenere dei risultati, nello sport come nella vita, c’è un solo modo: provare, provare, provare, senza stancarsi e soprattutto senza arrendersi mai” – la filosofia di mister El Moudden, Nordìn, come è simpaticamente conosciuto nel mondo sportivo barese, con un’ evidente storpiatura di pronuncia dal francese – “lo dico sempre ai miei ragazzi: di fronte a un ostacolo, ad una difficoltà, non bisogna fermarsi. Non solo la pallavolo, non solo lo sport, ma la vita stessa è fatta di ostacoli e bisogna superarli. E un errore non va necessariamente considerato come un qualcosa di negativo. È piuttosto una tappa, oltre la quale c’è la soluzione di un problema”.

Sarà per questo che in allenamento, ostacoli e difficoltà per i ragazzi non mancano, quasi che, sotto sotto, il neo-coach arancio-blu si diverta a “stressarli” un po’. “La pallavolo è uno sport molto formativo, molto educativo” – continua mister El Moudden – “non solo, ovviamente, dal punto di vista fisico e agonistico. La pallavolo insegna a vivere. In particolare insegna a vivere in quel particolare contesto che si chiama gruppo. Per farne parte bisogna rispettare delle regole. E se non ci sono regole, non c’è nemmeno il gruppo”.

E lui del gruppo ci ha messo poco a diventare un leader rispettato ed ascoltato, forte di un’autorevolezza che nasce dalla grande esperienza e trasuda dallo sguardo fiero. “Bisogna lasciare spazio ai ragazzi, aiutarli a far emergere il loro talento” – conclude il tecnico della M Bari – “e ognuno di loro ne ha. In questo è importante il ruolo dei genitori: mai imporre ai figli i propri desideri facendo ricadere su di loro le proprie aspettative altrimenti non si ricava nulla di buono. Lo sport va vissuto come un elemento importante che completa il percorso di formazione e di crescita dei ragazzi. I genitori possono dare consigli, essere presenti, far sentire il loro affetto. Ma poi la vita è dei figli: facciamoli vivere”.

E facciamoli anche allenare, Nordìn: hanno davvero tanto da imparare!